Napoli, 13 ottobre 2012 – 120 giorni e ancora niente è cambiato. Sono passati infatti 4 mesi dallo scorso 13 di giugno quando la statale 162 fu chiusa dopo il ribaltamento di un auto cisterna nel cui incendio perse la vita l’autista del mezzo. Da allora la strada di collegamento tra i paesi vesuviani e il centro cittadino è chiusa per il pericolo di instabilità dovuto all’incendio che ha minato la struttura. La manutenzione della statale in quel tratto è di competenza comunale di Napoli ma palazzo san giacomo ancora non si è fatto carico della riapertura della stessa. Nei mesi scorsi i tecnici del comune hanno effettuato anche dei sopralluoghi ma nonostante le sollecitazioni di associazioni e residenti ancora nulla è stato fatto, se non installare appositi blocchi di cemento per impedire il passaggio di auto e motoveicoli. Già alcuni giorni dopo l’incidente e la chiusura infatti, centauri e automobilisti avevano provveduto a riaprire da soli la statale, fino all’intervento del comune di Napoli. nei mesi si sono succedute poi le varie manifestazioni di protesta soprattutto da parte dei sindaci del vesuviano preoccupati per i notevoli disagi incontrati dai loro cittadini per raggiungere la città di Napoli: da Volla, a Cercola, da San Sebastiano al Vesuvio a Massa di Somma, infatti, sono tantissimi i cittadini che utilizzavano la statale per raggiungere i luoghi di lavoro e di studio e con lì’apertura delle scuole la situazione è notevolmente peggiorata: via Argine, infatti, unica alternativa alla 162 è sempre intasata soprattutto nelle ore mattutine. L’unica azione messa in campo dal Comune di Napoli è stata quella di impedire il mercatino rionale che regolarmente si svolgeva al di sotto del cavalcavia nonostante la discarica a cielo aperto bruciata durante l’incendio del 13 giugno. Dopo varie segnalazioni anche della nostra emittente, l’amministrazione ha deciso di presidiare la zona ogni lunedì impedendo appunto lo svolgimento del mercatino rivelatosi tra l’altro abusivo. Ma della riapertura della strada ancora nessuna notizia. Ora, dopo lo scoglio della riapertura delle scuole il prossimo traguardo sarà aprire la strada prima di dicembre dove al traffico ordinario si aggiunge il caos proprio delle festività natalizie.
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